Il 1992 fu un anno di grossa attività dei CSOA; nuovi ne vennero occupati, come, vicino a noi, a Spinaceto, Auro e Marco, mentre altri come Askatasuna a Villa Pamphili venivano sgomberati e poi demoliti.
Nel frattempo continuava un’incessante campagna contro i nazi che oramai venivano fuori dappertutto, gli immigrati venivano continuamente attaccati, a Colle Oppio una banda passò il segno e tentò direttamente di uccidere gli immigrati che trovavano rifugio tra i ruderi del parco. (ecco un nostro volantino di gennaio). E’ il periodo dei bomber (giubetto da aviatore) con lo scudetto italiano cucito sulla spalla e delle continue risse per strada, aggressioni e agguati.
E proprio in una trappola preparata dai nazi di Meridiano Zero cade un gruppo di noi che stavano cancellando delle scritte razziste in un quartiere adiacente al nostro (Ferratella). Un paio di noi finiscono in ospedale.
Il giorno dopo c’è la risposta immediata del movimento, un gruppone di due, trecento compagni attraversa quel quartiere, attacchina e fa scritte antifasciste e spazza via nazi e simili.
Da quel giorno i fasci del posto emigrano altrove e non si sono mai più visti. Non che prima, tranne l’agguato organizzato a livello cittadino, avessero fatto qualcos’altro che non essere dei fantasmi che facevano scritte di notte.
Il 28 marzo organizziamo anche un corteo antifascista dentro il Laurentino 38 (il volantino di convocazione), ma anche se partecipato, viene schiacciato dall’urbanistica antisociale del quartiere, nel senso che è stato come fare un corteo in un autostrada (una foto del quartiere dall’alto). In questa occasione abbiamo maturato la convinzione che i cortei in questo quartiere se non spontanei, non sarebbero stati il nostro impegno primario.
Il clima rimane comunque pesante in città e per il 18 aprile prepariamo una importante iniziativa, ancora una volta ANTIFASCISTA, con un dibattito e poi con concerto in serata con Banda Bassotti e Big Feet. Per questa iniziativa facciamo anche il nostro primo manifesto in tipografia, un evento viste le nostre poverissime finanze.
I nazi continuano le aggressioni, soprattutto agli immigrati e la magistratura ovviamente non rimane a guardare la risposta antifascista militante e fa fare perquisizioni a un po’ tutti i compagni dei CSOA di Roma.
A maggio avviene un evento che segna profondamente il nostro immaginario. Los Angeles è in fiamme e in rivolta. Dopo il verdetto di assoluzione dei poliziotti che avevano massacrato Rodney King la comunità afro-americana, ma non solo, si ribella e per alcuni giorni insorge e saccheggia la metropoli USA.
A metà maggio l’attenzione degli italiani viene incanalata per le gare di barca a vela dell’America’s Cup, l’Italia dopo 500 anni tenta la riconquista dell’America, partecipa con il Moro di Venezia, la barca della Montedison, uno dei principali inquinatori del nostro pianeta, impegnato nel saccheggio dell’Amazzonia. Noi facciamo una campagna di contro-informazione su questo con volantinaggi e con una simpatica iniziativa chiamata Affonda il Moro.
Per la fine di giugno, il 27, insieme a molti CSOA e anche con l’energia dei gruppi e delle posse che si sarebbero esibite (Ak47 e OneLOVE in testa) in un esperimento di condivisione dove i ruoli di attivista e artista andarono finalmente a farsi benedire organizzammo Fuori da Rebbibbia. Un evento, concerto, iniziativa di comunicazione, dopo tanti anni, con chi sta in carcere, con particolare attenzione ai prigionieri rivoluzionari.
Dopo l’estate inizia un nuovo autunno caldo, contro gli accordi sindacato padroni del 31 luglio c’è in tutta Italia una fortissima mobilitazione dal basso. Nelle piazze dove parlano i sindacalisti i lavoratori vogliono prendere la parola e parlare ed esprimere la loro critica radicale alla svendita attuata da CGIL, CISL e UIL. Volano bulloni e sassi in tutte le piazze d’Italia. A Roma il 2 ottobre il sindacato mette in campo tutto il suo servizio d’ordine coordinato con la polizia al fine di non fare arrivare i contestatori a San Giovanni… è una battaglia che dura molte ore sia a Piazza San Giovanni che lungo il percorso del corteo, noi siamo lì, faremo anche, subito dopo, un’iniziativa per controinformare sui brutali metodi di repressione utilizzati il 2 ottobre ed un volantino che spiegava cosa stava succedendo.
A fine ottobre facciamo una bella iniziativa con mostra storica sul Black Panther Party e la produzione di un opuscolo, Con Ogni Mezzo Necessario, che raccoglie gli scritti più significativi sulle lotte della popolazione afro-americana negli USA (Malcolm X, Black Panther Party, Huey P. Newton, Bobby Seale, Assata Sakhur, Angela Davis, George Jackson, Mumia Abu Jamal, MOVE, Mike Davis, Marylin Buck e altri/e). Quindi un’iniziativa sui 500 anni di resistenza dalle navi di schiavi alla rivolta di Los Angeles.
Per quel giorno preparammo anche un volantino che distribuimmo a tutti gli intervenuti, eccone il testo.
Per il resto iniziamo a fare concerti quasi ogni sabato e la gente, soprattutto i giovani delle scuole di zona iniziano a popolare il centro sociale quasi quotidianamente. E’ l’inizio di una tendenza che vedrà il suo apice durante il 1993.