LA PAROLA SULLE NOSTRE VITE SPETTA A NOI
IL GRIDO DELLE PERIFERIE PRENDE FORZA IN STRADA
“Più armi, più armi, più armi”
Alla guerra a due passi da casa ogni bandiera di partito risponde così.
Il costo della vita altissimo, la sanità a pezzi tanto da farci sentire spacciati davanti ad un malanno che colpisce noi o i nostri cari e i bonus come ricetta ad ogni bisogno mancante non dovrebbero darci altra prospettiva che vivere pensando al giorno successivo.
Per costringerci a lavorare con salari sempre più bassi vogliono farci interiorizzare che è stronzo il fannullone sul divano, non chi sta seduto comodo sulle poltrone in parlamento o i ricchi tra ristoranti e yacht.
“Degrado sei, degrado rimarrai”
È così che vediamo l’intervento dei media, dei politici e della polizia quando infiammano i talk show, le maxi retate e le campagne d’odio nei confronti di chi vive nei quartieri popolari: un monito rivolto a tuttx noi per invitarci ad abbassare la testa, a stare come stiamo.
Parlano di riqualificazione ma intendono una ghiotta speculazione per i loro soci palazzinari, millantano l’innovazione ecologica ma vogliono costruire un inceneritore accanto a casa nostra per intossicarci l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo.
Con lo sfondo della violenza della guerra su popolazioni intere, con la politica che definisce “un gioco tra ragazzi” o protegge con un “credo a mio figlio” uno stupro, con l’edilizia pubblica orientata sul costruire nuove carceri, non una casa per tuttx, crescono generazioni intere con l’idea molto chiara che la sopraffazione ha sempre la meglio.
Eppure a noi, che abbiamo occupato stabili interi prendendoci cura del quartiere e delle persone che lo abitano, piace sognare.
Sognamo ad occhi aperti perché coscienti delle contraddizioni che viviamo ma con la voglia di costruire sempre più bellezza.
E’ con questo spirito che insieme alle persone che abitano a Quarticciolo, Rebibbia, Ostia, Spinaceto, Torpignattara e a quelle che in città abbiamo conosciuto nelle battaglie sociali, abbiamo pensato ad un pomeriggio vivo e partecipato nel quartiere Laurentino 38.
Con la musica e con le parole vogliamo raggiungere chi abita con noi il quartiere e vuole riscatto perché rifiuta l’immagine cupa e negativa che vogliono incollarci addosso.
Chiediamo a tuttx di unirsi a noi, anche da altri quartieri popolari, venerdì 27 ottobre – alle 18.30 – a partire dal primo ponte del quartiere Laurentino 38 (via Ignazio Silone altezza via gian pietro lucini) percorreremo le strade con la musica che ci fa battere il cuore.
Cliccando sul link seguente, trovate il comunicato del carro d’apertura contro la violenza maschile sule donne:
https://l38squat.noblogs.org/post/2023/10/06/apriamo-la-street-parade-con-un-carro-contro-la-violenza-maschile-sulle-donne/
Questo lo spottino per la street parade andato in onda su Radio Onda Rossa:
https://www.ondarossa.info/iniziative/2023/10/street-parade-al-laurentino-38