Al Laurentino 38 le istituzioni abbandonano e distruggono per fare soldi con la riqualificazione

Nelle ultime tre settimane Acea è stata sollecitata decine di volte per intervenire sulla perdita d’acqua al sesto ponte.
Dagli uffici dicono di non avere alcuna competenza mentre chi abita al Laurentino 38 sa benissimo che basta fare qualche segnalazione in maniera insistente per farsi raggiungere da una squadra di operai.

Uno spreco d’acqua che sputa in faccia a chi non ha la fortuna di averla.
Una negligenza che ha uno scopo preciso: danneggiare il ponte, portarlo al declino e giustificare così la necessità del progetto di riqualificazione e di un nuovo cantiere per ingrossare le tasche di politici e imprenditori.

Ci prendiamo cura della struttura del sesto ponte da 33 anni, collaborando con le persone che abitano o lavorano nelle serrande del piano inferiore per riparare ogni danno e trovare una soluzione insieme perché l’abbandono da parte di Ater ha costretto tutti a rimboccarsi le maniche.
Da quando, una mattina a caso, senza alcun preavviso né alternativa abitativa, le forze dell’ordine e gli operai Ater hanno sgomberato e distrutto le case costruite nelle serrande, per noi è impossibile intervenire in maniera efficace e risolvere i problemi che riguardano la struttura del ponte nel piano inferiore al Centro Sociale.

Abbiamo visto la stessa operazione  avvenire a specchio al quinto ponte. Il pericolo crolli, le perdite d’acqua, i topi e le macerie ovunque sono state sempre denunciate dalle abitanti del ponte davanti a noi. Conosciamo bene le parole trionfanti dei politici quando possono chiacchierare con RomaToday di riqualificazione omettendo che tutto degenera grazie a loro.
Se un cantiere illegale e pericoloso è stato smantellato per far posto a uno nuovo, è solo grazie alla tenacia e all’intelligenza di chi non accettava di vedere sotto i propri occhi la sciatteria, l’ingordigia e la sfrontatezza delle istituzioni che pensavano di poter mettere a repentaglio la salute collettiva e camminare sulle nostre teste nel silenzio generale.

Al sesto ponte sono in corso dei lavori autogestiti per riparare il tetto e prepararlo alla prossima istallazione di pannelli solari. Il progetto di autonomia energetica e riduzione degli sprechi ha ormai preso il via con il supporto di numerose realtà.
Abbiamo però bisogno che la struttura del ponte venga difesa dalla speculazione.

Vi alleghiamo le foto di come gli operai Ater hanno ridotto il piano inferiore del sesto ponte per impedire a chiunque di abitarci.

Vi chiediamo di chiamare Acea come già stanno facendo decine di abitanti del quartiere e ottenere insieme la riparazione della perdita del sesto ponte.

800 130 335 segnalazione guasti Acea

Chiunque ne abbia voglia può spammare il testo qui sopra ai diretti responsabili:

segreteriatumr@regione.lazio.it
dl.attivitatecniche@aterroma.it
s.serafini@aterroma.it
l.ramondelli@aterroma.it
alberto.stancanelli@comune.roma.it
ld.mun09@comune.roma.it
barbara.gemini@comune.roma.it
luisa.laurelli@comune.roma.it
paola.anastasi@comune.roma.it
reclami.ato2@pec.aceaspa.it