Al Laurentino 38 governa la polizia

È ormai una settimana che il nostro quartiere è sulla cronaca di TV e giornali.
Abbiamo aspettato in silenzio che la notizia di alcuni arresti venisse consumata da chi banchetta sulle difficoltà altrui ma sembra non ci sia ancora pace.

Ieri sera, ancora una volta, il quartiere era sotto assedio. Ogni ingresso pattugliato da numerose volanti.

Lo diciamo senza mezzi termini: la criminalizzazione rivolta al quartiere sta generando un clima pesantissimo e non vogliamo che le guardie si sentano padrone delle nostre vite.
Che può succedere se un pischello in motorino non si ferma a un posto di blocco perché ha fatto due tiri di canna e non vuole perdere la patente? Che può succedere se qualcun risponde male o ignora le domande della prima guardia che capita in quartiere?
Mentre media e politici pompano odio verso le periferie, a noi preoccupa il quotidiano.
Ci aspettiamo solo violenze.

Il Laurentino 38 continua a subire maltrattamenti da ogni amministrazione ma questo non fa notizia.
Non fa notizia, ad esempio, che la Regione Lazio ritiri grossi finanziamenti previsti per interventi nel quartiere perché l’ATER li ha lasciati inutilizzati fino alla scadenza. O che il Municipio IX abbandoni il quartiere, spostando la sua sede accanto al centro commerciale Maximo e traslocando le attività culturali in un posto irraggiungibile come l’Ex-Vaccheria. Intanto, il cantiere del V ponte è ormai il simbolo del fallimento e della speculazione e l’economia interna del quartiere continua a subire colpi pesantissimi, schiacciata da due centri commerciali, senza prospettiva.

Il resto, per fortuna, non è solo polizia.

Le nostre vite sono simili a quelle di tanti/e altri/e abitanti dei quartieri popolari di Roma e non solo. Da una periferia vicina, il Quarticciolo, ci arriva una richiesta di solidarietà per difendere insieme quello che facciamo nei quartieri e quello che desideriamo per le nostre vite.
In questo momento il governo ha deciso di esportare anche al Quarticciolo il modello punitivo-penitenziario applicato nel 2023 a Caivano.
Anche là, come al Laurentino 38, Brumotti e Don Coluccia sono i testimonial del populismo penale e della propaganda violenta che usa i problemi sociali per spianare la strada alla speculazione e al controllo di chi è poverx.

Per confrontarci tra quartieri popolari e sostenerci reciprocamente parteciperemo all’assemblea di sabato 18 gennaio a piazza del Quarticciolo.

L38Squat – il centro sociale del sesto ponte