Sabato 27 settembre dal Laurentino 38 saremo al corteo di Quarticciolo

Quando dei movimenti globali scatenano la solidarietà e la lotta degli oppressi e delle oppresse, nei quartieri popolari possiamo respirare quella forza.

Che sia il grido di libertà delle donne a spingere maree di proteste, che siano i/le più giovani ad opporsi allo sfruttamento dell’uomo sulla natura, che sia una popolazione intera a resistere in Palestina al colonialismo e a muovere il conflitto ovunque non si accetta l’abominio perpetuo di chi governa il mondo, nelle periferie possiamo abbracciare queste ventate di vita.

Nelle difficoltà del nostro quotidiano, nel buco del culo del mondo dei nostri piccoli quartieri, il senso di sopraffazione davanti a genocidi e guerre non deve condurci alla rassegnazione.

Per quanto si possano agitare i bot e gli algoritmi per imporci l’idea della sconfitta, stiamo reimparando ad alzare la testa.

Se riemerge il senso dello sciopero da una vita di sfruttamento e miseria, se si occupano le piazze, le strade e le scuole, se le armi vengono bloccate e non sono più la pioggia di morte su popolazioni intere, è grazie a chi conosce la fatica del lavoro e a chi, da più giovane, non accetta che gli venga consegnato un mondo così ingiusto tra le mani.

Nessun politico muoverà un dito per rendere migliori le nostre vite, ormai è chiaro a tutte e tutti.

Sabato saremo in corteo perché una casa da difendere, uno spazio da condividere o un aiuto a chi sta in difficoltà ci fa sentire orgogliosx di stare da questa parte della barricata e più vicinx a chi resiste in ogni angolo del mondo.

Non vogliamo essere i nomi sulla cronaca dei giornali quando si parla di morti sul lavoro, sgomberi e carcere, vogliamo essere tra i cuori che battono nelle piazze in tumulto di tutto il paese.

L38Squat per una vita libera insieme.

Ater renditi utile, vai a sgomberare i coloni sionisti in Palestina.